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Rassegna stampa aziendale: perché è importante e come organizzarla

testoLa rassegna stampa aziendale è uno strumento strategico che raccoglie e organizza tutto ciò che i media dicono di un’impresa, un brand o un personaggio pubblico. Restituisce articoli e interviste, ed è una bussola per misurare l’impatto della comunicazione e il posizionamento dell’organizzazione nello scenario competitivo.

In questo articolo vedremo cos’è, a cosa serve e come si realizza una rassegna stampa efficace. Analizzeremo i destinatari, i criteri di classificazione e gli strumenti utili per costruirla, dai più semplici e gratuiti fino ai servizi professionali. L’obiettivo è fornire una guida chiara e operativa per aziende, addetti stampa e agenzie di comunicazione.

Che cos’è una rassegna stampa aziendale?

La rassegna stampa è un documento che raccoglie articoli, interviste, servizi e menzioni pubblicati su testate giornalistiche, media online, radio o TV in cui compare un’azienda, un brand o un professionista.

Non si tratta soltanto di ritagliare articoli che parlano direttamente dell’impresa, ma anche di includere contenuti che riguardano i competitor o che toccano temi rilevanti per il settore. In questo senso, la rassegna è un vero e proprio strumento di monitoraggio, utile a comprendere il contesto mediatico in cui l’organizzazione si muove.

Chi realizza la rassegna stampa aziendale?

Chi la realizza? La figura professionale responsabile è l’addetto stampa, spesso interno all’azienda o inserito in un’agenzia di comunicazione. È lui a selezionare i contenuti, ordinarli e presentarli in modo chiaro, così da trasformarli in un documento leggibile e facilmente consultabile dal management e dai partner.

In alcune realtà più strutturate, questa attività viene svolta da interi team dedicati, soprattutto quando il volume di articoli e menzioni da monitorare è elevato, e rientra a pieno titolo nelle attività di PR. Anche in aziende medio-piccole, tuttavia, la rassegna stampa rimane uno strumento imprescindibile per dare valore al lavoro di comunicazione.

A cosa serve una rassegna stampa aziendale?

Una rassegna stampa ben fatta svolge diverse funzioni strategiche. Prima di tutto, attesta l’efficacia del lavoro dell’ufficio stampa. Ogni menzione pubblicata su giornali, siti web o TV è la prova tangibile che la strategia di comunicazione sta producendo risultati. Ma c’è molto di più.

La rassegna stampa aiuta a:

  • monitorare la reputazione aziendale e l’immagine pubblica
  • comprendere come l’impresa è percepita rispetto ai competitor
  • fornire materiali di analisi a dirigenti, sponsor e stakeholder
  • misurare il ritorno delle attività di PR e comunicazione.

In altre parole, non è soltanto un archivio, ma uno strumento di valutazione e di orientamento strategico.

Un vantaggio ulteriore è la possibilità di trasformare la rassegna in un supporto per le strategie di marketing e branding. Analizzando quali messaggi vengono ripresi dai media e con quale frequenza, l’azienda può capire meglio quali aspetti della propria identità colpiscono di più e come rafforzare la coerenza della propria immagine.

A chi è destinata?

I destinatari principali di una rassegna stampa aziendale sono quattro.

In primo luogo, il cliente, cioè l’azienda, l’organizzazione o il professionista per cui l’ufficio stampa lavora: la raccolta delle uscite stampa è la prova del valore generato. In secondo luogo, gli sponsor, che hanno bisogno di verificare l’impatto mediatico del loro investimento e il ritorno di immagine.


Il terzo destinatario è l’agenzia di comunicazione, che conserva le rassegne per costruire una storia coerente e documentata delle attività svolte. Infine, la rassegna è importante anche per l’addetto stampa stesso, che ne ricava una testimonianza del proprio operato e un archivio utile per analisi future.

Un ulteriore utilizzo, spesso sottovalutato, riguarda la formazione interna. Manager e dipendenti possono consultare la rassegna per comprendere come l’azienda viene percepita all’esterno e quali valori emergono con più forza. Questo rafforza il senso di appartenenza e aiuta a comunicare con maggiore coerenza anche nelle relazioni quotidiane con clienti e stakeholder.

Come si realizza una rassegna stampa aziendale?

Per costruire una rassegna stampa aziendale occorre seguire alcuni criteri fondamentali. Non basta raccogliere articoli: serve un metodo che renda il documento ordinato, leggibile e facilmente consultabile.

Il primo passo è stabilire la periodicità. La rassegna può essere quotidiana, settimanale, mensile o annuale, a seconda delle esigenze dell’impresa e della quantità di materiale da monitorare. Una rassegna quotidiana è utile per grandi aziende che generano molte uscite stampa, mentre una mensile può essere sufficiente per realtà più piccole o per settori meno esposti al flusso mediatico.

Un altro criterio riguarda la classificazione dei contenuti. Gli articoli e i servizi possono essere ordinati per tipologia di media (quotidiani, settimanali, riviste, online, radio, TV, agenzie di stampa) oppure in ordine cronologico, dal più recente al più datato. Questa scelta dipende dal tipo di lettura che si vuole facilitare.


Una rassegna stampa aziendale, e digital

In entrambi i casi, è fondamentale garantire chiarezza e uniformità. Una classificazione coerente aiuta chi consulta il documento a orientarsi senza perdere tempo.

Un elemento imprescindibile è la separazione tra media cartacei e media digitali. Nel panorama odierno, in cui le pubblicazioni online hanno un peso sempre crescente, mantenere una distinzione chiara è indispensabile per dare il giusto rilievo alle diverse fonti. Accanto a questa divisione, è importante specificare informazioni essenziali: la testata, la data di pubblicazione e, quando possibile, l’autore dell’articolo.

Infine, una rassegna moderna deve essere digitale. Le versioni cartacee sono ormai obsolete: difficili da archiviare, poco sostenibili e scarsamente fruibili. Un file in formato PDF o una cartella digitale condivisa consentono invece di consultare e diffondere i contenuti in modo immediato.

Molte aziende preferiscono organizzare la rassegna in piattaforme cloud, così da renderla accessibile a più persone contemporaneamente e garantire un archivio facilmente consultabile anche a distanza.

Quali strumenti servono per costruirla?

La fase di monitoraggio richiede strumenti specifici. Tra quelli gratuiti, il più diffuso è Google Alerts, che consente di ricevere notifiche via mail ogni volta che una parola chiave compare in articoli, news o blog. È una soluzione semplice e utile per chi ha un budget limitato, anche se non garantisce un monitoraggio completo.

Per esigenze più strutturate, esistono piattaforme professionali a pagamento. La più conosciuta è L’Eco della Stampa, che offre servizi avanzati di monitoraggio multicanale: stampa, web, radio, TV e social media. Oltre alla raccolta, fornisce analisi e reportistica dettagliata, indispensabili per valutare la portata delle uscite.

Altri strumenti diffusi sono Press Reader e Press Today, che consentono un accesso ampio e immediato a migliaia di testate internazionali e nazionali.

Queste piattaforme non si limitano a mostrare gli articoli, ma spesso integrano funzioni di analisi: conteggio delle uscite, valutazione della reach potenziale, stima del valore economico equivalente alla pubblicità. In questo modo, la rassegna stampa diventa anche uno strumento di misurazione del ROI delle attività di PR.

Un aspetto da non trascurare riguarda la personalizzazione dei report. Le piattaforme professionali permettono di generare rassegne con layout grafici coerenti con l’identità visiva dell’azienda, aumentando la professionalità del documento quando viene condiviso con sponsor o partner esterni.